Tirreno-Adriatico 2017, Top/Flop del giorno

La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi alla Tirreno – Adriatico 2017.

TOP

Peter Sagan: Una citazione di merito oggi anche per un Majka commovente, tuttavia lo slovacco ancora una volta ha dato riprova della sua immensa classe. In una giornata che vede gli uomini di classifica fronteggiarsi, lui riesce ad inserirsi e sverniciare tutti allo sprint. Una prestazione maiuscola, su un percorso davvero impegnativo con pochissimo respiro e tante salite. Non è una sorpresa, ma è un’ulteriore conferma dell’ottima condizione che lo accompagna in questi giorni e, da un certo punto di vista, un segnale importante in vista della Milano – Sanremo.

Rohan Dennis: Cercava indicazioni per il Giro d’Italia e può essere soddisfatto. Dopo due tappe impegnative è ancora lì, in terza posizione e con ottime possibilità di salire sul podio di questa Tirreno-Adriatico. In una corsa di tre settimane tutto può cambiare, ma a questo punto le ambizioni di top 15 dell’australiano non suonano più utopistiche. Oggi la tappa era veramente impegnativa, ma lui non ha mai perso un colpo restando sempre lì a ruota con i migliori. Una grande iniezione di fiducia per un ragazzo che sembra dover ancora scoprire tutti i suoi limiti.

Michal Kwiatkowski: Sembra che il corridore discontinuo e, talvolta, anche un po’ triste visto negli ultimi anni sia soltanto un ricordo. Stiamo rivedendo il Kwiatkowski di Ponferrada, combattivo e pronto a provarci su tutti i terreni, dal pavé alle grandi montagne. Dopo il bell’attacco sul Terminillo, oggi è tra più attivi nella fase centrale di corsa. Spende tanto, ma costringe le altre squadre a lavorare agevolando il suo capitano Thomas. Ennesima prestazione incoraggiante in vista della stagione delle classiche.

FLOP

Greg Van Avermaet: Per un Sagan che ride c’è un Van Avermaet che piange. I muri marchigiani respingono le ambizioni del forte fiammingo che, per caratteristiche, avrebbe dovuto essere davanti a giocarsi il successo. Il ciclismo è strano e a volte basta davvero poco per poter far volgere in proprio sfavore una situazione, tuttavia oggi ci si aspettava qualcosina in più dal campione olimpico. Nulla di irreparabile, non è da escludere che già domani possa cercare pronto riscatto.

Tim Wellens: Poteva essere una giornata buona per un corridore come lui, ma non sembra essere lo stesso di qualche settimana fa. Tenta una sortita a 80 chilometri dall’arrivo assieme a Jungels, Landa e Cattaneo, ma tra i quattro è il meno brillante. Non a caso appena viene ripreso si stacca da un gruppo di 80 corridori. Lui stesso puntava molto sulla giornata odierna, ma non sempre le gambe viaggiano di pari passo con le ambizioni.

Vincenzo Nibali: Dispiace inserirlo tra i flop per il secondo giorno consecutivo, ma anche oggi la prestazione del siciliano è stata deludente. Quando si parla dei muri marchigiani si pensa alla sua impresa del 2013 a Porto Sant’Elpidio e non è un segreto che molti appassionati sognavano di vivere un remake di quella giornata. Purtroppo la condizione dello Squalo dello Stretto non è all’altezza del suo nome. L’auspicio è che possa crescere rapidamente e tornare ad occupare le posizioni di classifica che gli competono.

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